Page 10 - Bollettino Aprile - Luglio 2017
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Verso i 200 anni di presenza al Sacro Monte (2019) GLI OBLATI DELLA DIOCESI DI NOVARA - 1 parte Gli oblati della diocesi di Novara prestano servizio al Sacro Monte dal 1819. Quindi tra due anni ricorrerà una data significativa (200 anni) di presenza. Vogliamo preparare quella data con una serie di articoli. Il 14 novembre 1616 è considerata la data di nascita dalla Con- gregazione degli Oblati di Novara. Dal registro delle Messe del Servo di Dio Francesco Marconi Quagliotti in data 4 novembre, venerdì, si legge: “Fontaneti - pro Congregatione oblatorum insti- tuenda”. Questa è la prima di tante altre celebrazioni segnate con la stessa intenzione. L’intenzione di una tale fondazione era forse maturata dal desi- derio di alcuni sacerdoti di porsi al servizio della Diocesi in piena ubbidienza al Vescovo. chiamato il Padre GianBattista Rossario che collaborò con il Qua- Questa intenzione si ispirava a realizzazioni che andavano sor- gliotti e gli successe a Santa Cristina. gendo in quegli anni, soprattutto attorno a San Filippo Neri: la Dall’Index Oblatorum conservato nel nostro archivio, trascri- comunità dei sacerdoti dell’Oratorio e la Congregazione degli viamo i nomi di quel primo germoglio della Congregazione degli Oblati istituita da San Carlo a Milano ecc... A Roma, appunto, Oblati: era stato alunno di San Filippo Neri Giambattista Boniperti, ca- GRAZIANO FELINO LAMBERTI, di Oleggio che morì parroco nonico della cattedrale di Novara. Egli insieme a Flaminio Casella di Cressa; e a Giovanni Battista Cattaneo diede forte incremento in Novara BENEDETTO PERNATI, di Novara, che morì canonico della alle Congregazioni della Dottrina Cristiana e dei “Sacerdoti gau- Cattedrale; denziani” FRANCESCO POLETTI, della Valsesia, che morì arciprete di Da essi nacque il desiderio di dar vita ad una Congregazione Campertogno, Vicario Foraneo. di Sacerdoti diocesani, impegnati con voto a servire la Diocesi in Il 26 agosto 1682 otto sacerdoti firmavano davanti al Ve- piena disponibilità al Vescovo. Avuta l’approvazione del Vesco- scovo di Novara, Mons. Giuseppe Maraviglia, la domanda di vo Mons. Bascapè l’8 agosto 1604, si portarono a Santa Cristina fondare la Congregazione degli Oblati. È doveroso ricordare di Borgomanero, dando inizio alla costruzione del collegio per la i loro nomi: formazione del clero. GIOVANNI DOMENICO NIGER, canonico di Varallo; Si unirono ad essi Luca Bagliotti da Veruno e Orazio Barbavara FRANCESCO JERVOLTUS, canonico di Varallo; da Gravellona Lomellina. L’opera pareva sbocciare rigogliosamen- GIOVANNI DE PAULIS, parroco di Rimella; te, ma alla fine del 1607 moriva il Casella, e il Bagliotti e il Barba- PROSPERO VINEA, parroco di Carcoforo; vara erano chiamati ad altri uffici. Il Vescovo Bascapè univa allora, GIOVANNI BATTISTA RIGALDUS, di Varallo; nel 1609, il collegio di Santa Cristina al Seminario di Novara. Nel GIOVANNI BATTISTA MANA, di Crevacuore; decreto del 14 luglio 1609, con cui si dava consistenza giuridica al FRANCESCO BERNARDINO ALBERTONUS, di Varallo. Collegio di Santa Cristina, il Bascapè scriveva: “A salvezza delle La Congregazione era ormai stabilmente fondata e si inseriva anime, a esempio dei laici e degli altri Sacerdoti e a imitazione del- nell’attività pastorale della Diocesi. Qualche decennio più tardi il la antica disciplina del Clero, assai ci piacerebbe una Congregazio- card. Federico Giberto Borromeo adattava alla Congregazione le ne di Sacerdoti, come abbiamo detto sopra (e sopra nel medesimo regole date da San Carlo ai suoi Oblati ed otteneva l’approvazio- decreto aveva scritto: “Sacerdoti congregati sotto l’obbedienza ne e la conferma da Papa Clemente XII con la bolla “Dudum per nostra e dei nostri successori, staccati dalle cure secolari”) che sen- felicis...”del 28 settembre 1737. za desiderio di ottenere benefici e ricchezze umane, obbedienti al Nel 1691, chiamati a Novara dal Vescovo Visconti, gli Oblati loro Vescovo, considerando i premi divini ed eterni, si offrissero assumevano la responsabilità della Parrocchia di San Giacomo, per pronti ad adempiere i sacri uffici che il Vescovo disponesse, per il passare poi nel 1781 alla Chiesa dei S.S. Ignazio e Francesco Sa- culto di Dio e la salvezza delle anime”. verio, già dei Gesuiti, denominata poi dei Ss. Giacomo e Carlo, e In quello stesso anno il Quagliotti veniva consacrato sacerdote nel 1840 nel Collegio dei Barnabiti presso la Chiesa di San Marco. e a Novembre iniziava la sua missione a Santa Cristina. Quando La Congregazione continuò a governarsi sempre sulle norme il Bascapè moriva il 6 ottobre 1615, della Congregazione non si date dal card. Giberto Borromeo, finché fu colpita dalle leggi di era ancora fatto nulla. Così anche dopo quella Messa celebrata dal soppressione degli Ordini Religiosi, promulgate dalla Repubbli- Quagliotti il 4 novembre 1616. ca francese nel 1801 e confermate da Napoleone I. Avvenuta la Il Quagliotti era stato però un seme vitale. Nell’epigrafe sepol- restaurazione della monarchia sabauda nel 1818, la Congregazio- crale dettata nel 1648 dall’Oblato Graziano Felino Lamberti, il ne degli Oblati ebbe da Vittorio Emanuele I un’annua rendita in Quagliotti viene chiamato “primus Oblatus”. Fu quindi necessa- compenso dei beni patrimoniali incamerati sotto l’imperio della rio che il Quagliotti morisse e fosse nascosto sotto terra, perchè legislazione precedente. il seme germogliasse. Alla sua morte, l’idea resta. Oblato viene Il Cardinal Giuseppe Morozzo, nell’intento di dare incremento 10 Aprile/Luglio • 2017