Page 8 - Bollettino Novembre - Dicembre 2020
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Dal Sacro Monte
UN RICORDO DEL
VESCOVO INDIANO MONS. PAUL
È morto il 6 settembre, all’età di 88 anni, il vescovo in- diano mons. Paul Chittilapilly. Verso di lui io ho un grande debito di riconoscenza, perché è stato il vescovo che, su mia richiesta, ci ha inviato i sacerdoti della sua diocesi in aiuto al nostro santuario. Credo che tutti i frequentatori del santuario e i parrocchiani di Cama- sco e Morondo debbano sentire un senso di profonda gratitudine. Una preghiera di suffragio per lui è dove- rosa. Ho chiesto un ricordo ai nostri don Subin e don Milton.
Padre Giuliano, Mons. Paul Chittilappilly e don Johnson
Un autentico leader cristiano e un buon pasto- re con l’odore delle pecore
Sono davvero onorato di scrivere dei bei ricordi del nostro amato vescovo Paul Chittilappilly, che mi ha ordinato sacerdote e mi ha anche mandato in Italia per il ministero pastorale e per gli studi superiori. Era l’ex vescovo delle diocesi di Kalyan e Thamarassery, deceduto il 6 settembre 2020. Ha guidato la diocesi di Kalyan per un decennio e ha posto una solida pietra di fondazione per quella diocesi come primo vescovo. Poi è venuto nella nostra diocesi e ha servito per 13 anni. Il vescovo Paul Chittilappilly aveva dato notevoli con- tributi nel campo dell’educazione, della pastorale e del servizio sociale sotto la diocesi.
A sinistra don Anoop (Simone), e don Johnson.
Don Rajesh
Lo ricordo come un buon pastore con l’odore delle pecore. È stato il pioniere nel lanciare le visite pastora- li a ciascuna parrocchia della diocesi di Thamarassery nella storia della Chiesa indiana. Voglio condivide- re i bei ricordi della sua visita pastorale alla chiesa di Sant’Antonio, Paropady, Calicut, dove sono stato assi- stente parroco nel 2008. Le visite pastorali del vescovo Paul hanno avuto un’enorme influenza e lo hanno reso un efficace pastore, guida e padre per tutti i fedeli, ed era la sua visione di cura, preoccupazione ed empatia per le persone di tutte le età. Ha trascorso la maggior parte delle domeniche di un anno pastorale in una o nell’altra delle 118 parrocchie della diocesi. Raggiunge la parrocchia la mattina presto nel giorno della visita pastorale e offre la messa, poi l’incontro con i bambini, i giovani, i genitori e le varie associazioni, movimenti e gruppi con sede nella parrocchia. Nel pomeriggio visita le persone confinate nelle loro case a causa della ma- lattia e gli anziani, accompagnato dal parroco e dagli amministratori della parrocchia, un pastore che voleva conoscere personalmente il suo popolo e partecipare alle loro gioie e alle loro sofferenze.
La sua visita è stata un vero conforto e una grande consolazione per i costretti a letto e li ha aiutati a ren- dersi conto che per il pastore e la chiesa madre, tutto è prezioso. Le sue visite pastorali hanno contribuito a colmare l’armonia tra laici e sacerdoti e hanno creato un’atmosfera di famiglia diocesana. Aveva una visione e una missione preziose per rafforzare e migliorare le famiglie cristiane. Le sue visite hanno ispirato tutti, in- dipendentemente dai sacerdoti; religiosi e laici di tutte le età. È stata un’esperienza per tutti noi come la visita a casa di un padre per vedere i suoi figli.
Per me è impossibile dimenticare le sue parole, i suoi insegnamenti e il calore di un’amicizia personale.
Novembre / Dicembre • 2020
Don Subin Thomas Kizhakkeveettil
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