Page 6 - Bollettino Maggio - Agosto 2018
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Conosciamo il Sacro Monte
Il problema della facciata
centrale. È poi chiaramente dichiarato nel titolo che si tratta esclusivamente del rilievo di metà (quella di de- stra per il riguardante) della parete frontale “metà della presentanea facciata”, cioè , così come si presentava al- lora e come rimarrà fino al 1891.
Una perfetta replica di questo disegno , e quindi an- che una conferma della situazione , è poi fornita molto più tardi in un “prospetto della facciata della Chiesa dell’Assunta al Sacro Monte di Varallo, secondo un rilevamento del 1883”, firmato da Cesare Peco, in cui è raffigurata la facciata intera (non solo la metà di de- stra), con a fianco la Casa degli Esercizi. Questa la si- tuazione durata dal 1713-14 al 1891.
Bisogna pur ricordare per completezza, che già fin dal 1686, quando la costruzione della navata è ancora di là da venire, il Torrotti nell’appendice alla sua Hi- storia del Sacro Monte, lasciandosi andare alla fantasia, premesso che “Se fossimo opulenti, pensaressimo ad un altro Dissegno della Chiesa Maggiore...”, immagina
anche una nuova soluzione per il prospetto frontale , così scrivendo: “La facciata della Chiesa deve essere or- nata d’un portico spatioso, alto e belle colonne svelte, stellate (?) con una galleria superiore di frontespizio, le cui stanze potranno servire all’Organo, e altri Offitii. Vi saranno due torrelle à i lati per ornare la facciata, è tutto il corpo dell’edificio, accompagnando di simetria la cupola, e ciò più, che per servire di campanili, poiché il campanile si farà in forma di Torre e Domo (?), dove resta, acciò si sentì meglio il suono delle campane per la Vallata”.
Ma è evidente che quest’idea grandiosa non dovette neppur venir presa in considerazione, nè tanto meno tradotta, fissata in un disegno, rimanendo solo enuncia- ta nelle pagine del testo come un sogno, un’aspirazione, un desiderio irrealizzabile. Questa dunque la situazione per il secolo XVIII, confermataci anche da tutte le vedu- te ottocentesche, nelle quali si nota quasi unicamente la scomparsa dello stemma reale sulla porta, dilavato dal- le intemperie e non più ridipinto in attesa della sempre prevista realizzazione della facciata. Cito in particolare l’acquatinta del Nicolosino e dell’Arghinenti (1825) edi- le luminoso quadretto dipinto dal Butler, intitolato
FAMIGLIE E BAMBINI AL SACRO MONTE
A visitare il Sacro Monte non vengono soltanto gruppi orga- nizzati, scolaresche, pellegrinaggi di adulti, attratti dall’arte, dalla testimonianza di fede, dalla presenza di un Santuario Mariano. Numerose sono anche le famiglie con bambini che si fermano volentieri, soprattutto nella bella stagione. L’esperienza ci insegna che i piccoli hanno una speciale sensi- bilità per percepire il mistero, la bellezza e l’armonia del luogo. Don Tonino Bello diceva che i bambini sono “PIENI di DIO”. Noi li accogliamo sempre con gioia, sono un dono grande.
PUBBLICIZZAZIONE E PROMOZIONE TURISTICA
In questo anno 2018 abbiamo scelto di investire in pubblicità sulla Guida della diocesi di Milano, con una pagina a colori del Sacro Monte. Per storia, estensione e struttura ecclesiale quella di Milano è tra le diocesi più importanti del mondo ed è la pri- ma in Europa per numero di cattolici. È detta Ambrosiana dal nome del suo patrono Sant’Ambrogio 340-397; conta 7 zone pastorali, 1104 parrocchie, oltre 2000 sacerdoti diocesani, 1000 religiosi, 8000 religiose e consacrate.
Ci è particolarmente cara, ad essa siamo legati grazie all’inter- vento operato sul Sacro Monte da San Carlo Borromeo, con- siderato dopo il Caimi , il secondo fondatore di questo luogo. Dalla diocesi di Milano inoltre, proviene da anni, in assoluto , il maggior numero di pellegrinaggi.
Maggio/Agosto • 2018
Sito ufficiale: www.sacromontedivarallo.org. - Amministrazione Vescovile diocesi NOVARA
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