Page 4 - Bollettino Maggio - Agosto 2018
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Conosciamo il Sacro Monte
LA BASILICA DELL’ASSUNTA
Il problema della facciata
Lo scurolo e la facciata
Conchiusa nel 1714 - 15, su disegno di Carlo Gio- vanni Zaninetti di Breia del 1708, la lenta e fatico- sa costruzione di tutta la robusta struttura muraria, comprese le volte ed il tetto, e l’intonacatura interna del nuovo tempio, la Chiesa Maggiore, resta ancora da provvedere al suo degno e doveroso completamen- to con due impegnative imprese: una interna ed una esterna. La prima, quella interna, consiste innanzitutto nel rendere fruibile e dignitosa la vasta aula (pavimen- tazione, coloritura e decorazioni delle pareti e delle volte) dalla quale i ponteggi, secondo il Manni, ver- ranno tolti solo nel 1728, e nel dotare le sei cappelle laterali dei rispettivi altari, in modo da armonizzare il tutto con il suo presbiterio, dominato dalla spettaco- lare cupola con l’Assunzione della Vergine. Ma si tratta anche di ristrutturare completamente il complesso del presbiterio stesso con la geniale ed ardita realizzazione della cripta, o scurolo, sotto al pavimento, e dell’altare maggiore con monumentale tribuna al di sopra, tutte cose non previste nel progetto iniziale: interventi come si vede di alto livello a cui si provvederà lungo il corso
del secolo XVIII.
La seconda impresa, quella esterna, è tutta incentra-
ta nella progettazione di una solenne facciata da erige- re col tempo a prestigioso coronamento, non solo del tempio ma come punto di convergenza ed elemento di spicco per tutta la vasta ed irregolare Piazza Maggio- re; anzi, di trionfale conclusione di un complesso così eccezionale e veramente unico, come la nuova Geru- salemme varallese. Vi si provvederà ovviamente in un secondo momento, con minore urgenza che per l’inter- no, in un lungo arco di tempo, che si protrarrà fino alla fine dell’ottocento. L’ampia parete di facciata, grezza, tutta in muratura a vista, in pietra viva, come del resto gli altri lati esterni dell’edificio, suscitava un’impres- sione di rude e compatto volume all’intera fabbrica. L’effetto non era certo esaltante. Profonda, imprevista delusione e stridente contrasto con tutte le altre co- struzioni circostanti, con un senso di provvisorio, di incompiuto, così come ci si può rendere conto con as- soluta chiarezza attraverso una vasta documentazione fornita da tutte le vedute della piazza maggiore, ad ini- ziare da quella incisa dal Cattaneo nel 1777 per la gui- da che porta l’imprimatur dell’anno successivo, fino ad alcune rare fotografie del secondo ottocento. La chiesa si presentava spoglia, come bloccata su una breve, ma ricchissima scalea, appena articolata dal coronamento a salienti, cioè con la zona centrale corrispondente alla retrostante navata, con i due spioventi del tetto mol-
Questo articolo andava presentato prima di quello uscito con il titolo “I progetti dell’Orgiazzi per la facciata” pubblicato nel numero precedente.
Ce ne scusiamo vivamente con l’autore con i lettori.
IL RINASCIMENTO DI GAUDENZIO FERRARI (24 marzo 16 settembre)
La mostra coinvolge tre centri: Vercelli -Novara- Varallo. Essa diventa l’occasione per rivelare la grandezza di Gau- denzio e la sua straordinaria capacità di raccontare il mes- saggio religioso con uno stile artistico inconfondibile.
• per informazioni specifiche sulla mostra rivolgersi a: info@gaudenzioferrari.it • numero verde 800 329 329.
Le cappelle gaudenziane al Sacro Monte sono:
capp.2 Annunciazione
capp.5 Arrivo dei Magi
capp.6 Natività
capp.7 Adorazione dei pastori capp.8 Presentazione al Tempio capp.32 Cristo condotto al Pretorio capp.38 Crocifissione
capp.40 affreschi alle pareti
nelle foto : intensi particolari della Capp. XXXVIII
Maggio/Agosto • 2018
Sito ufficiale: www.sacromontedivarallo.org. - Amministrazione Vescovile diocesi NOVARA
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