Page 12 - Bollettino Gennaio - Marzo 2021
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Vita in Valsesia
O GLORIOSA DOMINA
a Valsesia, con le innumerevoli presenze di chiese, cappelle, edico- le, dedicate a Maria Santissima, che culminano nel prezioso scrigno del Sacro Monte, è veramente “terra di Maria”.
Ogni terra canta al suo Signore, così come gli uccelli del cielo can- tano a Dio; i pesci sono muti, gli animali terrestri hanno i loro ver- si, ma gli uccelli cantano, perché è proprio del cielo il cantare (tra gli uomini e le donne di oggi è sempre più raro sentir cantare: forse non guardiamo più al cielo?).
La Chiesa, nella sua secolare sa- pienza, tra la varie espressioni arti- stiche, ha elaborato degli splendidi inni per dare lode a Dio e ai suoi capolavori che sono i Santi. Tra questi inni spiccano alcuni dedi- cati alla Madre di Dio, che sanno unire la bellezza dell’espressione poetica (e poi musicale) all’esattez- za e profondità della dimensione teologica.
Uno di questi componimenti, su cui ci soffermiamo in questa pagi- na, è l’inno “O Gloriosa Domina”, che troviamo nell’Ufficio Divino, esattamente nelle Lodi del Comu- ne della beata Vergine Maria:
O gloriosa domina excelsa super sidera, qui te creavit provide, lactas sacrato ubere.
(O gloriosa Signora, alta sopra le stelle, allatti col tuo sacro seno, co- lui che saggiamente ti creò).
Questa prima strofa, vuole in- nalzare il proprio canto a Maria, vista come “Domina”, che può avere il significato di Signora, Pa- drona, Sovrana, Regina. Nel terzo e quarto verso riecheggia la dottri- na di S. Agostino, il quale, da abile insegnate di retorica, sapeva creare questi amabili contrasti, che costi-
Incoronazione Maria, Varallo san Giacomo
Gennaio / Marzo • 2021
tuiscono il paradosso dell’Incarna- zione; scrive infatti nel Sermone 187 “sidera regens, ubera lambens” (governa le stelle e si attacca ad un seno di donna).
Quod Eva tristis abstulit, tu reddis almo germine; intrent ut astra flebiles, sternis benigna semitam.
(Ciò che la triste Eva tolse, tu rendi con la benigna prole, entrino come astri gli infelici, apri benigna una via).
Nella seconda strofa, sempre at- traverso dei contrasti (togliere/ rendere, le stelle/gli infelici o debo- li), l’autore richiama la dottrina dei Padri della Chiesa su Maria come la nuova Eva, come ricorda anche il prefazio d’Avvento: “La grazia che Eva ci tolse ci è ridonata in Maria”.
Tu regis alti ianua
et porta lucis fulgida; vitam datam per Virginem, gentes redemptae, plaudite.
(Tu ingresso dell’alto re, e