Page 8 - Bollettino Gennaio - Aprile 2018
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Racconti Missionari
IN MOVIMENTO
“Scouts, toujours prèts” (Scouts, sempre pronto). Erano le parole che risuonavano ogni domenica mattina nel cortile davanti alla chiesa parrocchiale. Ormai dal maggio 2003, ogni anno si rinno- vavano le promesse del gruppo scout di Koptchou-Nefa. All’inizio eravamo pochi, poi piano piano sono aumentati fino a diventare un centinaio. Le varie attività: le uscite, i campi, i lavori (coltivazio- ni delle patate, dei peperoni, della manioca), i biglietti con le foglie di banano, le medicine tradizionali,
i quadretti con i chiodi, le serate insieme al gruppo giovani, e alla fine, la grande capanna, tutto era servito per farci sentire insieme. Anzi ci facevamo sentire. I due che suonavano il tamburo e la grancas- sa erano molto rumorosi. Ma non era tutto qui. Come ogni gruppo scout, facevamo la formazione. Ci si aiutava nell’aspetto religioso (preghiera e conoscenza della Bib- bia), le attività fisiche (salita della corda, passaggio alla marinara), le costruzioni (capanne, sgabelli e al- tro), l’animazione (preparare le fe-
ste, le serate, le canzoni, i bans), le varie tecniche (nodi, segnali morse, segnali con le bandierine, la bus- sola, le carte topografiche, sapere orientarsi) e anche la formazione umana in tutti sensi, senza dimen- ticare la buona azione quotidiana. Si cercava di formare degli anima- tori, dei responsabili per le varie unità (lupetti, esploratori, rover). Non si dimenticava di rendere sempre più accogliente la sede. Le cose da ricordare sarebbero tante e sono custodite in un luogo speciale del cuore. I loro volti, i loro sorri- si, i loro desideri, la loro voglia di imparare e di fare sono sempre là, anche se ora sono a 6.000 km. For- se un giorno ci ritroveremo e avre- mo tante cose da raccontare. Sarà passato qualche anno, ma “scout un giorno, Scout per sempre”. Non posso dimenticare anche i bambini dell’azione cattolica ragazzi. Quan- te belle cose abbiamo fatto insieme, le giornate diocesane, i giochi insie- me, i canti. Si scherzava, si rideva e si condividevano le caramelle. An- che le mamme della Legione di Ma- ria ci davano il buon esempio con la loro preghiera e il loro visitare le persone sole e ammalate. Lo faceva- no anche quelli del Rinnovamento nello Spirito. Ci hanno aiutati nel- la veglia di Pentecoste e dell’ulti- mo giorno dell’anno. Non posso, concludendo, dimenticare quelli della Confraternita san Nicodemo (i capi tradizionali cristiani). Ci hanno dato tanto, ci hanno riem- pito della loro stima e della voglia di essere cristiani convinti, anche se per loro, a causa della tradizione era difficile. Però erano là, insieme con gli altri a dire a tutti che per loro il più grande capo è Gesù Cri- sto. Grazie a tutti. Vi porto nel mio cuore sempre.
padre Oliviero Ferro, missionario saveriano, valsesiano
VALORIZZAZIONE - CONSERVAZIONE
Proprio di conser- vazione si tratta in questo caso. Abbia- mo dovuto provve- dere a rimuovere parte del pavimen- to della Sacrestia della Basilica, mar- cio per l’umidità. Messo deumidifica- tore, risanato e so- stituiti i tasselli con legno nuovo. An- che questa è fatta. Deo Gratias!
Gennnaio/Aprile • 2018
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