Page 8 - Bollettino Settembre - Ottobre 2020
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                Sacerdoti Diocesani
PADRE LUIGI PATRITTI
Una vocazione dalla Val Cannobina
  Per conoscere e comprendere
appieno la bella figura sacerdota-
le di padre Luigi Patritti occorre
raggiungere il luogo in cui nacque
il 17 novembre del 1873: Gurro,
paese dell’alta valle Cannobina
che, partendo da Cannobio, cit-
tadina che si affaccia sulla sponda
occidentale del Lago Maggiore,
sale fino alla verdeggiante piana
della val Vigezzo, stretta tra due
alte catene di monti. È un centro
abitato dall’antica storia, presso
cui si sono trovate tracce di un an-
tico sepolcreto di epoca romana,
ma soprattutto caratterizzato da
una profonda tradizione di fede
che, nonostante la secolarizzazione, permane tutt’ora viva nella vita della locale popolazione.
Come tutti i bambini ed i ragazzi dei piccoli centri di montagna, Luigi, non appena ebbe l’età per farlo, aiu- tava la famiglia nei lavori agricoli o nella cura del bestia-
me che costituivano, a quell’e- poca, le fonti principali di sus- sistenza per chi viveva, con non pochi sacrifici, sulle montagne cannobine. Durante l’inverno si recava, con altri suoi compaesa- ni, a Milano, per lavorare come spazzacamino; un’attività in cui, com’è noto, venivano impiegati principalmente i bambini che per la loro corporatura potevano infilarsi agevolmente all’interno delle canne fumarie. Ancora oggi, nella vicina Santa Maria Mag- giore in Vigezzo, si svolge ogni anno il raduno mondiale degli spazzacamini, a ricordo di tutti
Padre Luigi Patritti
coloro che, proprio da questi paesi partivano per fare tale mestiere. Fu proprio a Milano, presso la chiesa di Sant’Alessandro, dove il ragazzo frequentava con buon profitto le scuole serali, che avvenne la svolta impor- tante della sua vita. Una frequentatrice della chiesa, no- tata la sua indole particolare e vedendo i risultati degli studi, gli domandò se sentisse il desiderio di consacrare la sua vita al Signore. Luigi prese tempo per riflettere ma, in cuor suo, sentì che quella era la strada giusta per lui ma, purtroppo, la famiglia non aveva i. mezzi a di- sposizione per fargli intraprendere il cammino verso il sacerdozio. Venne presentato al superiore dei Barnabi- ti che, nonostante alcune resistenze, dopo aver chiesto informazioni al parroco del paese natale, lo accolse e lo inviò a Cremona, perché iniziasse la formazione presso le scuole della congregazione.
Verso il sacerdozio
Il percorso che portò Luigi al sacerdozio fu molto lungo e faticoso, sia a causa delle sue condizioni di sa- lute sia per le diverse tappe previste dall’istituto reli- gioso ma, ciò nonostante, seppe dar prova di spiccate virtù umane e cristiane. Questi anni possono essere ben sintetizzati nel giudizio espresso dai suoi superiori: ha dato molte buone prove di essere un buon religioso. Egli è già conosciuto da parecchi anni e non si è mai smentito, anzi coll’età va crescendo nello spirito. La sua virtù ed il suo carattere danno ottima assicurazione per il suo avvenire. Sarà di consolazione e di utilità per la Congregazione, fornito di sano. Criterio e di buon senso.
Il 4 dicembre del 1896 fece la sua professione sem- plice; il 18 dicembre 1897, nel Duomo di Milano du-
   LA PROSSIMA META NON
È CHE UNA TAPPA DEL NOSTRO LUNGO CAMMINO
 Non si arriva a una mèta
se non per ripartire.
E là dove siamo ora,
non è che una tappa del nostro cammino. Con un pugno di speranza in tasca
si può ripartire ogni volta,
con la certezza che
ogni sera è la promessa di una nuova aurora.
 Sito ufficiale: www.sacromontedivarallo.org. - Amm. Vescovile diocesi Novara
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