Page 10 - Bollettino Ottobre - Dicembre 2019
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                i 200 anni di presenza al Sacro Monte (2019)
CONVEGNO AL SACRO MONTE PER RICORDARE I 200 ANNI DI PRESENZA DEI PADRI OBLATI
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 quello di offrire un luogo per gli esercizi spirituali e di riservare due posti per ospi- tare gratuitamente due parroci “vecchi o inabilitati a compiere gli impieghi parroc- chiali, che sarebbero stati assistiti dai Padri Oblati”. La vastità delle frequentazioni al Sacro Monte emerge anche dalla raccoman- dazione del reverendo Giuseppe Viotti, vice curato di Alagna, che vorrebbe ritirarsi al Sacro Monte, molto adatto per le confes- sioni, essendo pratico della lingua francese e della lingua tedesca, “delle quali si ha un gran bisogno”.
Dalle lettere emerge dunque una vita spirituale e civi- le molto intensa: spesso si lamentano inadempienze da parte della fabbriceria, sia per quanto concerne il paga- mento degli stipendi agli Oblati sia per quanto riguar- da la gestione del santuario, ma compare anche un’altra funzione del Sacro Monte come luogo di recupero per sacerdoti “problematici”. Il Cardinal Morozzo sosterrà sempre con forza la presenza degli Oblati al Sacro Mon- te, anche a fronte di coloro che auspicavano il ritorno dei francescani.
Al termine degli interventi, per “risarcire un debito di memoria”, Don Damiano ha letto i nomi di tutti i Rettori che si sono susseguiti al Sacro Monte in questi duecento anni, accompagnandoli con brevi note sul loro operato. È stato ricordato anche il passaggio di Padre Francesco Maria Franzi, vescovo ausiliare di Novara, che non fu rettore, ma rappresentò una presenza im- portante come confessore e per il suo intenso servizio in Valle, e il già citato rettore Padre Francesco Fasola, che poi fu nominato vescovo di Agrigento, e successiva- mente vescovo di Caltagirone e arcivescovo di Messina, del quale è in corso la causa di beatificazione: “Il Sacro Monte, fondato dal Beato Padre Bernardino Caimi, che fu visitato da due Santi: San Carlo Borromeo e San Gio- vanni Paolo II, dalla sua fondazione è stato meta di mi- lioni di pellegrini, e quindi ci auguriamo che la presenza dei Padri Oblati continui, mantenendo il filo rosso della spiritualità ”.
Padre Giuliano Temporelli ricordando che: “Dopo la costruzione del Sacro Monte inizia un altro momento importante e difficile che riguarda i restauri. L’opera è grandiosa: per questo esige un continuo controllo”, ha esposto i lavori eseguiti al Sacro Monte negli ultimi cento anni. Un elenco anonimo e non datato ripor- ta le opere fatte al Sacro Monte dagli Oblati dal 1924 al 1960 circa. Nel 1974, Padre Carlo Bracchi, che fu rettore fino al 1964, replicando ad alcune critiche di incuria nella conservazione, mosse in occasione di una
serata al Teatro Civico, elencò ciò che era stato fatto nei suoi diciotto anni di rettorato, secondo le indicazioni dell’allora direttore artistico, professor Emilio Contini. Il successivo rettore Padre Angelo Trovati annota i la- vori eseguiti dal 1956 al 1964 come vice rettore e dal 1965 al 1974 come rettore, accennando anche all’ope- ra di divulgazione turistica del complesso sacro fatta in Italia, in Svizzera, Francia e Austria. Padre Francesco Carnago aveva inventato il P.I.p.S.M. Pronto interven- to per il Sacro Monte e con Don Bruno Medina si era impegnato molto nell’opera di conservazione e valoriz- zazione dell’intero complesso.
Padre Giuliano, dopo aver accennato all’istituzio- ne della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte di Varallo - con Legge Regionale del 28 aprile 1980, che iniziò ad operare nel 1982, quando si insediò il consi- glio direttivo, organo preposto alla gestione - ha con- cluso sottolineando che: “Il Sacro Monte è di chi lo ama, di chi si interessa perché rimanga bello, di chi si dà da fare disinteressatamente perché mantenga la sua caratteristica di luogo di fede, di luogo che ci avvicina al divino, di luogo che offre momenti di pace e di sere- nità. Il vescovo Bascapè scriveva nel Seicento che senza il Sacro Monte, Varallo sarebbe rimasto “un villaggetto di montagna”, la nostra ambizione è dunque quella di tenere unite queste due realtà, rispettando i ruoli e le competenze, per offrirle ai visitatori sempre più stupiti delle nostre bellezze”.
Come coronamento della giornata Padre Temporelli ha offerto a tutti i numerosi presenti un pranzo all’Al- bergo Sacro Monte, cui hanno partecipato i relatori, i Padri Oblati, tra i quali Padre Gianfermo Nicolini, par- roco di San Giuseppe a Novara, che fu Parroco di Va- rallo, il prevosto di Varallo, Don Roberto Collarini ed i sacerdoti di Varallo e della Valle, alcuni sacerdoti della diocesi, il Personale della Riserva Sacro Monte, e molti volontari ed Amici del Sacro Monte.
Piera Mazzone
 Ottobre / Dicembre • 2019
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