Page 8 - Bollettino Luglio-Settembre 2019
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Conosciamo il Sacro Monte
LA FACCIATA DELLA BASILICA 2
I progetti del Peco e del Romerio
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risulta dalla minuta dalla lettera inviata premurosamente dal sindaco di Varallo al Delucca il 16 Maggio. Nessun accenno al Ceppi malvisto dal Mella. Una vera doccia fredda per il munifico committente varallese, che il 19 risponde da Torino col garbo d’un gentiluomo, con una lettera cortesissima in cui esprime, come logico, tutto il suo “vero rincrescimento”, spiacentissimo per il parere negativo del Mella, e cosi proseguendo: “in verità non credeva d’ aver commesso un si grave errore... un tale giu- dizio però ha sconvolto tutti i miei piani’’, per cui non gli resta che ritirare il disegno e farlo rimandare all’autore.
A questo punto il progetto del Peco esce di scena. Il Delucca, sempre disposto a far realizzare la facciata, come scrive al sindaco da Torino il 31 maggio, si riserva di ac- cordarsi con lui quando a fine giugno tornerà a Varallo, per pensare ad un nuovo progetto. Si fa strada intan- to l’idea di indire un pubblico concorso alle condizioni che sarebbero state stabilite dal Collegio degli Ingegneri di Torino. Di ciò penso che il Delucca ne abbia parlato privatamente col Peco per prepararsi ad una nuova prova documentandosi in modo approfondito. Altrimenti non si spiegherebbe come mai l’autunno il geometra varallese abbia eseguito vari disegni del Sacro Monte e della Chiesa Maggiore, firmandoli e dattandoli: 11 ottobre 1883 Pla- nimetria della strada del Sacro Monte di Varallo, con la tabella delle varie quote di livello; 24 ottobre Prospetto della facciata della Chiesa della B.V. Assunta nel san- tuario di Varallo, rustica come si presentava allora con a fianco la Casa per gli esercizi; 12 dicembre Santuario di Varallo. Pianta nella scala metrica da 1 a 100 della Chiesa dedicata alla B.V. Assunta; 12 dicembre Santuario di Va- rallo. Pianta della chiesa della B.V. Assunta con piazzale
e cappelle del lato di N.O., comprendente anche le due cappelle lungo la discesa al Sepolcro della Madonna; 22 dicembre Spaccato longitudinale della Chiesa della B.V. Assunta nel Santuario di Varallo. Tutti i rilievi, ad inizia- re da quello della strada, per il futuro trasporto dei mate- riali sul Monte, alle planimetrie, alla facciata grezza, allo spaccato, risultano in funzione di un dettagliato, rigoroso progetto per un eventuale, prossimo concorso.
Però tutta la generosa, benemerita iniziativa del Cav. Delucca resta vana, stroncata improvvisamente della sua scomparsa, avvenuta a Torino già il 24 dicembre dello stesso anno, seguita un anno dopo, ai primi di dicembre, da quella della sua vedova, Vittoria Triulzi.
Sopravvive solo la vaga intenzione di un probabile, futuro concorso a mantenere desto l’interesse e ad in- vogliare qualche giovane volenteroso ad impegnarsi, a prepararsi. Infatti risale proprio all’ 84, come si è visto in una precedente puntata, la traduzione in bella copia da parte del diciottenne Serafino Romerio, del progetto per la facciata, abbozzato dal Frigiolini nel 1870, otte- nendo premio e lode.
È comprensibile che, incoraggiato dal successo e spin- to da giovanile entusiasmo il Romerio si sia sentito sti- molato a pensare ed a tracciare sulla carta una sua pro- posta schematica di facciata monumentale, senza pla- nimetria, per la Chiesa Maggiore, in un disegno finora inedito e conservato nell’ Archivio dei padri Oblati. Il Romerio, basandosi sulle sue elementari conoscenze architettoniche, a differenza di tutti gli altri precedenti elaborati, immagina un severo tempio neoclassico, non più scompartito nei tre consueti spazi: quello centrale emergente ed i due laterali di minor importanza ma un prospetto unitario, contraddistinto da un imponente atrio, o pronao ogdastilo, di ordine corinzio, con un unico ingresso centrale verso l’interno, ed al di sopra, nella vasta fronte, una grande lunetta, o finestra terma- le, nel mezzo, affiancata da bassorilievi di due angeli in volo; il tutto conchiuso da un timpano racchiudente in altorilievo l’ Assunzione della Vergine. Composizione grandiosa, pienamente valida come esercitazione acca- demica, da manuale, ma ormai sorpassata come gusto e mentalità, adatta all’ epoca del progetto Cagnola, forse ideata con un certo rimpianto ancor vivo nel mondo varallese per quell’ opera non realizzata.
Sul tergo del disegno, su una striscia di carta incol- lata, è scritto: progetto facciata S. Monte: Varallo con appunto (per il concorso). Sulla destra in corsivo in eleganti caratteri compare la firma Romerio Serafino. L’auspicato concorso però non viene indetto e l’ambi- zioso progetto non viene completato con la planime- tria, necessaria anche per potersi render conto se l’atrio è compreso nel volume del tempio, o se è proteso in avanti con al di sopra un terrazzo. Ancora una volta, ma sarà l’ultima, tutto si blocca, tutto si arena. •
LA SCALA SANTA RESTAURATA
La monumentale scalinata, realizzata nel 1627 da Mila- no Torrotto di Rassa, imita la Scala Santa di San Giovanni in Laterano a Roma, restaurata di recente. I visitatori del passato usavano salirla in ginocchio pregando. Oggi invitiamo i pellegrini a mettere “in ginocchio”, per qual- che secondo, la lingua, recuperando il valore del silen- zio. Amici, terminata la salita, affidiamoci al Padre.
Luglio/Settembre • 2019
Casimiro Debiaggi
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