Page 19 - Bollettino Gennaio - Marzo 2021
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 SGUARDI DAL SACRO MONTEa cura di suor Franca Sito ufficiale: www.sacromontedivarallo.org. - Amministrazione Vescovile diocesi NOVARA
ASCOLTARE LA TUA PAROLA SIGNORE.
Ti ringraziamo, Signore, del tempo che ci offri per ascolta- re la tua PAROLA. Ti preghiamo di fare di noi degli ascol- tatori attenti, perché nella tua PAROLA è il segreto della nostra vita; fa’ che essa ci dia gioia, ci rinforzi, ci purifichi, ci salvi. Togli da noi, o Signore Gesù, ogni pregiudizio e incertezza che ci impediscono di accogliere liberamente la PAROLA del tuo Vangelo. Manda il tuo Spirito in noi perché possiamo accoglierla con verità. E tu Maria, Madre della PAROLA e del silenzio, che ripensa vi nel tuo cuore le parole e i gesti di Gesù, fa’ che ti imitiamo con sem- plicità, con tranquillità, con pace, togli da noi ogni ansia nell’ascolto perché nasca in noi il frutto del Vangelo. Lo chiediamo a Te, o Padre, nel nome del tuo Figlio che re- gna in mezzo a noi, nelle nostre comunità, nella chiesa di tutti i tempi, nel mondo e nella storia. Amen.
FESTA DI S. ANGELA MERICI, due volte pellegrina al Sa- cro Monte nel 1529 e nel 1532. Angela nacque a Desenza- no sul Garda attorno al 1470. Rimasta orfana a 15 anni, en- trò nel terz’ordine Francescano. Dopo un duplice pellegri- naggio al Sacro Monte di Varallo, ed un altro in Terrasanta e a Roma, nel 1533 a Brescia costituì la Compagnia delle Dimesse di Sant’Orsola. Due anni dopo fu ufficialmente eretto l’istituto delle Orsoline, che senza un particolare abito religioso vivessero la loro consacrazione restando inserite nelle realtà del mondo. Alle sue discepole Angela chiedeva il massimo impegno nel servizio del prossimo e in particolare nell’assistenza spirituale e materiale alle gio- vani. Morì a Brescia il 27 gennaio 1540. Molte famiglie re- ligiose si ispirano ai suoi insegnamenti e la onorano come loro patrona. La vediamo ritratta a destra in preghiera.
Cappella 41 - Deposizione del Corpo di Gesù nella Sindone
FESTA DI S. GIOVANNI BOSCO.
Don Bosco un santo dalla fede incrollabile, dalla speranza permanente e da un amore privilegiato per i giovani e i piccoli che per lui erano tutti unici. La sua allegria era con- tagiosa, la sua gioia attrattiva, si prese cura di centinaia di giovani e per loro si fece imprenditore e geniale fondato- re. A lui chiediamo la grazia di prenderci cura con amore- volezza delle nuove generazioni, come genitori, nonni, zii, educatori, insegnanti, catechisti, consacrati e sacerdoti.
La Tribuna del presbiterio
Statua don Bosco - Foto Marco Puglisi
Gennaio / Marzo • 2021 19 19

























































































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