Page 4 - Bollettino Aprile - Giugno 2019
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Conosciamo il Sacro Monte
LA FACCIATA DELLA BASILICA
I disegni del Marinetti
Al progetto del giovane Giovanni Antonio Tosetti de- vono seguire i due del galliatese Don Ercole Marietti, appartenente però ad un’antica famiglia valsesiana di Grignasco, da poco trasferitasi nel popoloso borgo vici- no a Novara. Singolare figura di architetto autodidatta, ma non dilettante, il Marietti è notissimo soprattutto in ambito novarese e nelle zone confinanti, come auto- re nella seconda metà dell’ Ottocento, di un gran nu- mero di opere e di progetti di edifici sacri, ma anche di architetture profane, sempre geniali, estrosi ed arditi, sempre inconfondibili. Numerose sono le sue testimo- nianze anche in Valsesia, dalla facciata della collegiata di Borgosesia (1852) al disegno non realizzato per la parrocchia di Doccio (1855), alla facciata della chiesa, al contiguo oratorio ed alla casa canonica di Prato Se- sia(1872), all’ altar maggiore della chiesa di Fervento, fino alla casa Parrocchiale di Locarno, tra le sue opere più tarde, iniziata attorno al 1900, forse in parte già
PER LA FESTA DI SANTA MARIA ASSUNTA
ideata da un altro prete architetto valsesiano, monsi- gnor Giuseppe Maria Magni, scomparso però già nel 1894.
I disegni della facciata
In verità mi pare che nel lungo e sempre incomple- to elenco delle opere dovute al sacerdote architetto di Galliate, non siano mai stati citati i disegni per la facciata del Tempio Maggiore del Sacro Monte. Né mi pare sia mai stato redatto un catalogo cronologico della sua veramente prolifica e multiforme produzione architettonica.
I due disegni per il Monte di Varallo risalgono al 1876, nel bel mezzo del periodo centrale dell’attività di don Ercole: il decennio che va dal 1870 all’ 80, il più denso di opere e di impegni. Cito soltanto tra i lavori più significativi, nel 1871 il progetto per lo scurolo di S. Silano a Romagnano, non eseguito, la facciata della col- legiata di Borgomanero, lo Scurolo di Cavaglio d’ Ago- gna, realizzato poi tra il 77 ed il 78 ; nel 1872 le opere già citate di Prato Sesia, i lavori al castello dei Pombia, l’ ampliamento e la facciata della chiesa di Casalvolo- ne, nel 73 il prolungamento e la facciata della chiesa di Cerano ; nel 74- 75 l’ampliamento della parrocchia di Castelletto Ticino e la facciata della Chiesa di Came- ri; nel 75-76, tra varie cose minori il curioso chiosco, o tempietto o trofeo nel chiostro della canonica di fianco al duomo di Novara, realizzato con frammenti lapidei del distrutto Duomo Romanico ,ma eliminato con i re- stauri della seconda metà del Novecento ; nel 1878 la chiesetta dell’ Immacolata a Sizzano.
Ben difficile che in tanto fervore di opere, oltre alla direzione del collegio Gallarini di Novara, il Marietti abbia avuto la voglia di cimentarsi, di sbizzarrirsi per proprio gusto nell’immaginare e nel progettare delle facciate per la Chiesa Maggiore del Sacro Monte. Cer- to di scenografiche architetture frontali, di veri e pro- pri ‘’paraventi’’ per dare lustro e prestigio a tante chiese del Novarese ne ha create ed erette quasi a ritmo conti- nuo in tutto l’arco della sua attività, ma in quel decen- nio, come si è visto, in modo particolare, tanto da po- terlo considerare specialista in quel campo. Sono tutte composizioni originali, sempre variate, spesso ardite e complesse, scenografiche, di effetto sorprendente, frut- to di una fervida fantasia, ma per lo più del tutto avulse rispetto alla retrostante struttura della chiesa che viene nascosta. È quindi assai probabile che rivelandosi così abile, versatile, fantasioso ed esperto in quell’ ambito specifico, abbia avuto qualche richiesta, qualche invito,
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