Page 19 - AIUTARE LE ANIME ET IL GOVERNO EPISCOPALE
P. 19

pausa, di riflessione interna alla Chiesa cattolica, mentre a una ipotetica fase successiva possa corrispondere una rinnovata fiducia della gerarchia ecclesiastica, in un’adeguata preparazione del clero, in una schietta fiducia nelle proprie forze.
Non tutto fu così semplice e ordinato, anzi. Si trattò quasi sempre di mediare tra problemi vecchi e nuovi, adeguando forze che parevano ormai inadatte e senza speranze di recupero, vivificando cuori e menti ad un rinnovato, duro impegno accompagnato, grazie anche ad un’organizzazione capillare, dall’efficace potere inquisitoriale, con una rara e pressoché ineguagliata capacità di reattiva proiezione esterna e con capacità informative, investigative e di intervento, spesso preventivo, non di rado repressivo e talvolta aggressivo, di santa romana Chiesa42.
Sarebbe però assurdo affrontare qui in dettaglio un capitolo particolare quale fu quello dell’inquisizione, anche se si avrà modo di tornare sull’argomento, perché non di inquisizione si dovrebbe parlare, per Novara e il Novarese, bensì di ‘inquisizioni’, ponendo particolarmente l’accento sui dissapori e le tensioni tra apparati d’indagine dipendenti direttamente dalla sede romana e funzionari che rispondevano invece del loro operato al presule locale.
Frizioni dunque, e non da poco, in una Chiesa cattolica – in generale e a Novara in particolare – dove il periodo post conciliare non fu affatto facile, dove tra i principali problemi vi fu quello della riforma interna del clero, della delicata, difficile lotta contro la diffusione di arcaici e mai sopiti culti naturali, magici e stregonici, e della diffusione di pubblicazioni proibite dall’Indice43. Dove, infine, non poche e profonde furono le dissonanze tra inquisizione romana e inquisizione vescovile diocesana; un particolare questo che, sia pure limitato a un numero ristretto di casi, è vigorosamente emerso anche dalle carte relative al periodo del Bascapè e del Quagliotti44.
42 Nell’immensa bibliografia rimando ai più recenti e fondamentali contributi presenti in L’Inquisizione, Atti del Simposio internazionale, Città del Vaticano, 29-31 ottobre 1998, a c. di A. Borromeo, Città del Vaticano 2003, ed agli studi di A. Prosperi, L’inquisizione romana. Letture e ricerche, Roma 2003, J. Tedeschi, Il giudice e l’eretico. Studi sull’Inquisizione romana, Milano 2003 (ed. orig. University of New York at Binghamton 1991), M. Firpo, Inquisizione romana e Controriforma. Studi sul cardinal Giovanni Morone (1509-1580) e il suo processo d’eresia, Brescia 2005; A. Del Col, L’inquisizione in Italia. Dal XII al XXI secolo, Milano 2006, E. Brambilla, La giustizia intollerante. Inquisizione e tribunali confessionali in Europa (secoli IV-XVIII), Roma 2006: testi, va sottolineato qui, accomunati dalla serietà di ricerca e per la varietà degli approfondimenti, ma non di rado imparagonabili per la singolarità del taglio epistemologico.
43 V. Frajese, Nascita dell’Indice. La censura ecclesiastica dal Rinascimento alla Controriforma, Brescia 2006 e, per altri versi, il recentissimo repertorio curato da E. Rebellato, La fabbrica dei divieti. Gli Indici dei libri proibiti da Clemente VIII a Benedetto XIV, Milano 2008, con importanti annotazioni bibliografiche aggiornate.
44 Se ne darà conto di volta in volta. Certo che nelle lettere del grande presule gli esempi emergono a decine. Sul malessere tra ‘inquisizioni’ novaresi, cioè tra poteri inquisitoriali vescovili e autorità inquisitoriali esplicate da frati minori e predicatori direttamente dipendenti dall’Inquisizione romana si vedano le mirate, opportune riflessioni sia di Th. Deutscher, The role of the episcopal tribunal of Novara in the suppression of heresy and witchcraft (1563-1615), in “The catholic historical review”, LXXVII (1991), pp. 403-421, sia di B. Beccaria, Inquisizione e stregoneria a Novara tra Cinque e Seicento, in Una terra tra due fiumi. La provincia di Novara nella storia. II. L’età moderna (secoli XV- XVIII), a c. di S. Monferrini, con un saggio introduttivo di G. Morreale, Novara 2003, p. 545 ss. e Id., Inquisizione episcopale e inquisizione romano-domenicana di fronte alla stregoneria nella Novara post-tridentina (1570-1615), in “Novarien.” 34 (2005), p. 165 ss., in partic. p. 171 ss. e p. 179 ss. , sia infine nel recentissimo saggio id., Inquisizione vescovile, maghi e guaritori a Novara sullo scorcio del XVI secolo, in “Novarien.”, 38 (2009), pp. 51-139, in partic. pp. 54-55.




























































































   17   18   19   20   21