Page 14 - Bollettino Settembre - Ottobre 2018
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Figure Sacerdotali Novaresi
SAN GAUDENZIO A 1600 ANNI DALLA MORTE - Parte III
La redazione medievale della Vita Gaudentii descrive il ventennio di episcopato del santo vescovo attra- verso degli episodi simbolo che lo presentano come guida amorevole del gregge che gli è stato affidato, di- fensore della civitas Novariae e sol- lecito intercessore presso il Signore per tutti coloro che ricorrono a lui. Anche per questo periodo della sua vita, è evidente che l’agiografo che redasse il testo non disponeva di sufficiente documentazione storica per stendere una biografia nel sen- so che oggi s’intende col termine, ma colloca alcuni avvenimenti, che potrebbero essere rimasti nella me- moria collettiva tramandati attra- verso racconti orali, senza fornire delle precise indicazioni temporali.
San Gaudenzio viene presentato come l’organizzatore della nuova diocesi e, a questo scopo, ordina sa- cerdoti che invierà nel territorio per la formazione di nuove comunità cristiane, soprattutto nelle campa- gne che, com’è noto, erano i territo- ri più restii ad abbracciare la nuova religione cristiana, nel frattempo divenuta, con l’editto dell’impe- ratore Teodosio del 381, unica re- ligione ufficiale di tutto l’impero romano. La diffusione del vangelo in ambito rurale trovò non poche difficoltà a causa del persistere dei culti pagani legati alla dimensione agro pastorale della vita in quei ter- ritori; credenze e pratiche religiose che lo stesso cristianesimo cercherà di inglobare nella sua ritualità, cre- ando una continuità sacrale che ne facilitò poi la diffusione.
Nel racconto della vita del santo presule non sono contenuti toponi- mi, né si fa alcun cenno ad altre figu- re di evangelizzatori che pur grande fortuna cultuale ebbero in ambito novarese come, ad esempio, Giulio sacerdote e Giuliano diacono. I due santi, fratelli originari dell’isola greca di Egina, si dedicarono, dopo lungo
peregrinare, all’evangelizzazione del Cusio e del Verbano, forse spingen- dosi fino nelle valli dell’Ossola. Infa- ticabili costruttori di chiese, vennero poi sepolti rispettivamente sull’isola al centro del lago d’Orta e presso l’an- tica chiesa di San Lorenzo a Gozzano, luoghi da cui poi s’irradiò il culto loro tributato, tutt’ora molto vivo.
Anche a Gaudenzio viene at- tribuita l’edificazione della chiesa cattedrale di Novara, con l’anesso battistero, dopo aver fatto togliere gli idoli precedentemente venerati in un tempio pagano. Gli scavi ar- cheologici che hanno interessato specialmente l’area del battistero, oggi visibile nella sua elegante rie- dificazione in stile romanico, han- no permesso di datare la prima fase dell’edificio proprio alla fine del IV inizio V secolo, periodo appunto coincidente con gli anni in cui Gau- denzio guidò la comunità novarese. Tuttavia l’area su cui venne a col- locarsi tale fondazione non sembra essere stata in precedenza occupata da un tempio, quanto piuttosto da una abitazione privata; questo dato, unito al fatto della localizza- zione del sito in prossimità delle an- tiche mura della città – luogo non usuale per un tempio generalmente collocato in Continua a pag. 17
Settembre/Ottobre • 2018
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