Page 11 - Bollettino Maggio - Agosto 2018
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tradizione, un giorno Lorenzo sarebbe stato aggredito da un gruppo di Pagani ed ucciso insieme ad alcuni bambini che stava appunto istruendo alla fede ed i loro corpi gettati in un pozzo. Prendendo in considerazio- ne, invece, i dittici eburnei, sia della Cattedrale, sia del- la basilica di San Gaudenzio, Lorenzo sarebbe il terzo vescovo di Novara, dopo Gaudenzio stesso ed Agabio. Un ulteriore complicazione è fornita dal fatto che sul dittico della Cattedrale si dice che Lorenzo, pur collo- cato al terzo posto della lista, non fosse vescovo. Sen- za entrare ora nella disanima specifica della questione riguardante Lorenzo, si può ritenere che Gaudenzio, quando giunse a Novara, trovò comunque una comu- nità già esistente e, almeno in parte, organizzata.
L’incontro tra Ambrogio e Gaudenzio
La leggenda colloca in questo periodo l’episo- dio, divenuto famoso attraverso l’iconografia ed il folclore popolare, dell’incontro tra Gaudenzio ed Ambrogio, durante un viaggio di quest’ultimo a Vercelli, per pacificare la comunità locale agitata per l’elezione del vescovo successore di Limenio. Era in- verno e Gaudenzio, colto di sorpresa dalla visita del presule milanese, non aveva nulla da offrire in segno di ospitalità; pregò e, miracolosamente, nel giardino fiorirono delle rose che egli donò all’amico. Ambro- gio predisse a Gaudenzio la sua elezione a vescovo e, di rimando, si sentì profetizzare la propria morte
avendo detto Gaudenzio che non sarebbe stato lui a consacrarlo.
Dietro a quest’episodio va forse ricercato il dato sto- rico che la fondazione di una diocesi a Novara, con la presenza di un vescovo, si deve all’iniziativa milanese e che, probabilmente, avvenne dopo Ambrogio, morto il 4 aprile del 397. Convenzionalmente quindi si è scelta la data del 398 come inizio di una autonomia ecclesiale del territorio novarese. La data del 398 si collega poi ad un altro dato desunto dai dittici, che indicano in vent’anni la durata dell’episcopato del santo, deceduto nel 418.
Il ricordo dell’incontro tra i due santi e del miracolo della fioritura sono perpetuati dalla caratteristica ceri- monia dell’offerta e della benedizione dei fiori che ogni anno, in occasione della festa patronale il 22 gennaio, si svolge in basilica. I caneri (sono i cesti coi fiori che vengo- no portati in basilica per la cerimonia del fiore il giorno della festa, ndr.), oggi in rame sbalzato e dipinto, un tempo di cera, vengono collocati su un apposito lam- padario che viene calato dalla volta della navata della chiesa e poi nuovamente innalzato, prima del solenne pontificale presieduto dal successore di Gaudenzio. Anche l’iconografia ha tramandato la memoria del fat- to, pur in certi casi errando, già presentando Gauden- zio in abiti episcopali, come si vede in uno dei teleri oggi conservati nella cappella del Santissimo Sacramento.
Don Damiano Pomi
PELLEGRINAGGI DELLA VALLE
Graziati da una buona mattinata senza pioggia, hanno rag- giunto il santuario i tradizionali pellegrinaggi della Valle. Pre- cisamente i fedeli sono arrivati numerosi da CREVOLA e PA- RONE con il loro coro; da CIVIASCO, CAMASCO e MORONDO accompagnati da P.Subin con le donne nei loro vivaci costumi. Dopo il saluto del rettore le celebrazioni sono state presiedute da Don Graziano , coadiutore di Varallo.
Da ammirare la costanza e la fedeltà devota di queste comuni- tà che da più decenni tengono Fede al loro impegno ai piedi di Maria.
EVENTO MUSICALE AL SACRO MONTE ESTATE 2018
Sito ufficiale: www.sacromontedivarallo.org. - Amministrazione Vescovile diocesi NOVARA
Maggio/Agosto • 2018
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