Page 2 - Bollettino Gennaio - Marzo 2021
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   ORARIO DELLE FUNZIONI
FESTIVO - SS. Messe:
ore 9,30 -11,30 - 16 (17 ora legale) Rosario: ore 15,30 (16,30 ora legale)
FERIALE
S. Messa: ore 16 (ore 17 ora leg.)
Rosario: ore 16,30 (ora leg.) ore 15,30 (ora sol.)
• Prima domenica di ogni mese ore 9,30
e nel Triduo in preparazione al 1° novembre: Santa Messa per la «Compagnia della Buona Morte».
• Ogni primo sabato del mese alle ore 16 (ore 17 ora leg.):
Santa Messa per i benefattori vivi e defunti.
• Il 31 dicembre ore 16:
Santa Messa per ringraziare e invocare la pace.
Telefono Rettore 0163.51131
   Eccomi
Conosciamo il Sacro Monte Anno di san Giuseppe Pregare nella liturgia
O gloriosa Domina
Storia del Sacro Monte Racconti missionari
In ricordo di Ermenenziara
c.c.p. 11467131 intestato a:
Santuario Sacro Monte 13019 Varallo Sesia (VC) con APPROV. ECCLESIALE. Aut. Tribunale di Vercelli N. 45 del 30-1-1953
N. 1 - Anno 96° Gennaio - Febbraio - Marzo 2021 Sped. in abb. post.
Sommario
don Angelo Porzio Rettore Casimiro Debiaggi don Damiano Pomi Papa Francesco don Paolo MIlani padre Giuliano Temporelli padre Oliviero Ferro don Bruno Medina
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                sacro monte di varallo
Cenni Storici
l Sacro Monte di Varallo è l’opera di due grandi uomini di Chiesa e di numerosi uomini d’arte capeggiati da Gaudenzio Ferrari.
I due uomini di Chiesa sono: il beato Bernardino Caìmi, frate fran- cescano, e San Carlo Borromeo, ar- civescovo di Milano. Fra Bernardino Caìmi attuò a Varallo l’idea che gli era maturata nell’animo durante la sua dimora in Terra Santa. Volle fare delle costruzioni che ricordassero i “luoghi santi” della Palestina, cioè i luoghi che ricordano i momenti ca- ratteristici della permanenza di Gesù sulla terra (Grotta di Betlemme, Casa di Nazareth, Cenacolo, Calva- rio, Santo Sepolcro).
Iniziò il suo lavoro nel 1486 e ne curò l’attuazione finché visse (a tutto il 1499), coadiuvato da Gaudenzio Ferrari che ne continuò l’idea, abbel- lendo con affreaschi e con statue al- cune cappelle. San Carlo Borromeo apprezzò il lavoro già fatto dopo la sua visita al Sacro Monte nel 1578 e, denominato felicemente quel luogo
Fra’ Bernardino Caimi
“Nova Jerusalem”, lo fece conoscere meglio ai suoi contemporanei.
Tornatovi alla fine d’ottobre del 1584 per attendere al bene della sua anima, pensò di valorizzarlo con la costruzione di nuove cappelle che illustrassero in modo più completo l’opera di Gesù.
Valorizzò il progetto di riordino del Sacro Monte stilato nel 1567 dal- l’Arch. Galeazzo Alessi e, adattandolo al suo schema, volle che si riprendesse- ro i lavori. Si lavorò fino al 1765.
In quel secolo e mezzo nuovi arti- sti unirono il proprio nome a quello di Gaudenzio Ferrari: il Morazzone, il Tanzio, i Fiamminghini, i Donadei per la pittura; Giovanni d’Enrico e il Tabacchetti per la statuaria, per cita- re solo i più noti. L’idea di San Carlo Borromeo e le realizzazioni che ne seguirono fecero del Sacro Monte di Varallo il prototipo di quegli altri Sacri Monti che sorsero nella zona durante il sec. XVII (Sacro Monte d’Oropa, Sacro Monte di Crea, Sa- cro Monte di Locarno in Svizzera. •
 Gennaio / Marzo • 2021




























































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