Vi devo salutare

La sera del 15 ottobre 1987 sono arrivato al Sacro Monte con una normale valigia e il giorno dopo ho iniziato , in maniera molto semplice, il mio ministero. Ora è arrivato il tempo di riprendere quella valigia e ritornare a Novara, nella casa madre degli Oblati, dalla quale ero partito. Ritroverò come parroco un caro amico, padre Gianfermo Nicolini, che ha iniziato il suo ministero sacerdotale, appena ordinato prete, proprio al Sacro Monte.
Sono passati 33 anni; ora, in obbedienza ai Superiori, si cambia.
Parto sereno per aver avuto la possibilità di trascorrere tanti anni in questo luogo stupendo.
Sono qui per rendere lode al Signore e a Maria per aver raggiunto diversi traguardi che mi ero prefisso, e che anche mi erano stati indicati. Parlo in modo particolare del Rinnovo della Convenzione tra la Diocesi di Novara e l’Amministrazione civile del Sacro Monte, proprietaria dell’Immobile. Era infatti scaduta da ben nove anni. Nel 1989 il Vescovo Aldo Del Monte e il sindaco Gianfranco Astori firmavano la Convenzione. Dopo 18 anni scaduta quella precedente in brevissimo tempo si è arrivati alla firma di un’ altra Convenzione(2008) tra il Vescovo Renato Corti e il sindaco Gianluca Buonanno con una durata di ben 50 anni. Sono particolarmente lieto di aver servito anche in questo modo la mia Diocesi di Novara.
Un’ altra meta riguarda la visita in senso catechistico delle Cappelle. A nessuno sfugge che il Sacro Monte è formato soprattutto da Cappelle che hanno come contenuto la vita di Cristo. Per questo ogni Rettore non può certo non tenere in considerazione questo fatto e il motivo per il quale sono state costruite. Di qui l’impegno in prima persona, o attraverso collaboratori, tra i quali don Damiano, di spiegare ai visitatori il contenuto delle Cappelle appare cosa del tutto ovvia, anzi doverosa. Ringrazio dunque il gruppo delle volontarie e dei volontari del santuario che da anni con competenza e passione hanno guidato numerosi gruppi alla comprensione, al valore del nostro patrimonio artistico , culturale, spirituale.
Come posso non ricordare , a questo punto, con profonda gratitudine ed ammirazione il prof. Casimiro Debiaggi, che da cinquant’anni sul nostro Bollettino illustra, analizza, approfondisce tutta la storia , l’arte del nostro meraviglioso complesso del Sacro Monte? Il suo studio, fatto con tanto amore, competenza e passione, rimarrà una fonte indispensabile a cui attingere per la conoscenza di questo luogo. Con lui un grazie sincero a tutti i collaboratori e sostenitori del Bollettino, strumento costoso ma indispensabile per fissare la storia di questo luogo così singolare.
Sono particolarmente soddisfatto delle liturgie del santuario. E qui il grazie va, oltre al nostro organista Giuseppe Radini, soprattutto a suor Franca Stoppa che , con il dono della sua voce, ha aiutato i fedeli a seguire bene le funzioni: molti la ringraziavano personalmente dopo le messe.
Parlando di liturgia non posso dimenticare il servizio delle confessioni. Da quando il Santuario si apre fino a quando si chiude c’è sempre la possibilità di trovare un confessore. Il ringraziamento va naturalmente ai sacerdoti indiani (oggi don Milton e don Subin) che con generosità hanno detto di sì ai loro vescovi di venire a servire presso il nostro santuario. Voglio ricordare soprattutto Mons. Paul, recentemente scomparso e l’attuale Vescovo Mons. Remigio della diocesi di Thamarassery . Grazie di cuore per la loro generosità e amicizia.
Un grazie sincero a chi , con competenze diverse, ha tenuto e tiene in ordine, pur con risorse ridotte, un luogo così complesso dal punto di vista artistico e paesaggistico.
Un grazie cordialissimo alle gente veramente fedele al Sacro Monte. Senza queste persone, semplici, buone e generose il nostro Santuario non avrebbe potuto vivere. Un grande sentimento di gratitudine a tutti i volontari e le volontarie, alle suore orsoline, a tutte le persone che con tanta dedizione, hanno contribuito in vari ambiti,(negozio, casa Oblati ecc..) a rendere serena la nostra vita personale e comunitaria.
Un commosso pensiero riconoscente ad una ditta di pulizia per la chiesa: il responsabile , un pakistano, mussulmano sta offrendo gratuitamente questo servizio. Un gesto che mi ha molto stupito.
Un ricordo cordiale ed affettuoso ai parrocchiani di Camasco e Morondo. Forse non li abbiamo serviti come si aspettavano, ma li abbiamo sempre tenuti presenti nel nostro cuore e nelle nostre preghiere.
Sembra spezzarsi un filo, ma non è così. L’amicizia, il tratto di strada fatto insieme non andranno persi. Rimarranno in ciascuno di noi a gioia e a sostegno del cammino che il Signore e la Vergine Santa ci vorranno donar ancora. Buon cammino a tutti.
Padre Giuliano Temporelli
11/10/2020


