Incontro equipe Unità Pastorale Varallo, 1 aprile 2017
Catechesi: gli incontri fatti come formazione sono stati utili. È stato ricordato l’importanza di pensare al singolo bambino, centralità è lui; l’empatia, pensando a come coinvolgere i bambini nel trasmettere a loro quel che si prova: portare i contenuti senza pensare a loro e alla loro situazione non serve.
Qualche frutto di questi incontri sta emergendo. L’incontro con la dottoressa Ciardo è servito molto, forse su alcuni aspetti non si era pienamente d’accordo. Alcuni vorrebbero poter approfondire alcuni argomenti. Il solito problema è il coinvolgimento della famiglia.
Per certe situazioni è importante che il catechista abbia la possibilità di incontrare e parlare con le famiglie. Se la famiglia non crede in questo percorso il nostro impegno non serve a nulla.
Il discorso della “delega” in alcuni ambiti resta purtroppo sempre presente, dobbiamo pensare a qualche incontro formativo per raggiungerli. Per le catechiste è stato utile affrontare un approfondimento della pedagogia del bambino. È stato importante anche vederci insieme, stimolo a cambiare anche l’impegno.
Sarebbe bello avere una giornata intera da passare insieme come formativa invitando uno dei relatori che abbiamo incontrato.
Dopo Pasqua è un tempo abbastanza pieno, potrebbe essere a settembre chiamando ad esempio Monica Prandi, per organizzare tutti insieme una programmazione dei cammini un po’ più organica e uniforme tra le nostre varie realtà … diventerebbe così possibile pensare alla fine dell’anno catechistico un incontro per tutte le parrocchie. in cui concludere il cammino ricordando gli obiettivi raggiunti da ogni gruppo.
Sr. Marisa: rispetto a nove anni fa noto una grande fatica, prima erano le famiglie a desiderare di trovarsi, organizzare… oggi vengono più per forza.
Difficoltà nel gestire il catechismo nelle piccole realtà, vale anche per la scuola, è bene che i ragazzi vengano tenuti insieme per imparare a socializzare. I corsi catechistici con pochissimi ragazzi per catechista diventano difficili da gestire…e non aiutano a “far aprire” i ragazzi alla vita relazionale!
È una questione sociale, riguarda anche le famiglie, perché fanno fatica a uscire, con problema di incontrarli.
Su in Valle ci sono più attività fisica con ritmi di lavoro più pesanti e sarà faticoso creare momenti aggregativi: dobbiamo capire come vivono per capire come raggiungerli.
Verifica della “Domenica insieme” (26 marzo): il lavoro sul territorio è importante, dobbiamo provare a incontrare maggiormente le persone, creare maggiori momenti di confronto e aggregazione, alcuni non erano stati informati di quest’iniziativa.
Se si crea in gruppettino di famiglie coese e motivate potrebbe pian piano spostarsi sul territorio. Ci vogliono delle persone che possano lavorare sul territorio, tenendo presente che il parroco non sempre è motivato (talvolta perché scoraggiato o deluso da esperienze che non sono decollate in passato!)
Allora non devono essere i preti i soli a caldeggiare in parrocchia simili iniziative perché non sanno raggiungere capillarmente le famiglie. I laici possono solcare meglio ed in modo personalizzato il territorio!
L’importante è di non lasciare in mano ai soli sacerdoti queste iniziative ma se c’è un gruppo che è in grado di portare avanti le proposte crediamo possano essere queste più favorevolmente accolte.
Bella la collaborazione dei giovani tra di loro, un inizio non scontato e non facile, ma anche questo momento è stato un inizio di collaborazione. Organizzeranno poi una giornata per tutti i Grest di Scopello, Varallo, Quarona (a Morondo – “chiesa delle Pecore”).
L’incontro è stato positivo; molto apprezzato don Giorgio Borroni della Caritas diocesana di Novara! Anche il momento di preghiera animato dai giovani ha aiutato subito ad entrare in un bel clima familiare che ha messo a proprio agio i partecipanti, discretamente numerosi.
Possiamo proporre in Alta Valle l’incontro fatto il 26 marzo?
Si pensa di fare inizio giugno, invitando anche i cresimati anche della Val Mastallone; Domenica 18 giugno pomeriggio (Corpus Domini) dalle 14.30 partendo da Scopa verso Scopello; una sorta di mini-Route su Lc 24 (Discepoli di Emmaus…a tappe).
Caritas: ci sfugge il territorio, occorre venire nelle diverse Valli che compongono la nostra UPM 24 come Caritas per cercare di percepire quel che si può fare. In Valle Mastallone c’è un gruppo “fare per disfare” che organizza alcuni eventi (culturali, musicali, associativi), rivolte a persone anziane.
A Boccioleto si è tentato ma non ha funzionato. Si potrebbe elaborare e presentare alcuni progetti da presentare alla Caritas Diocesana per trovare un finanziamento 8×1000, per poter formare volontari, realizzare queste attività, come motivo aggregante.
Si prenderanno contatti con i coniugi Bolongaro per la Val Piccola, suor Marisa per la Val Grande e Lorella Rubino con Tiziana per la Val Mastallone.
Viene anche distribuito Questionario diocesano per preparare bene il prossimo Sinodo dei Giovani (che si terrà in Vaticano nell’autunno 2018). Alcune domande sulle quali siamo invitati a riflettere a livello di Consigli Pastorali Parrocchiali, Unità Pastorali Missionarie o incontri di sacerdoti (in UPM). Nel corso di quest’anno dobbiamo anche interrogarci sulle difficoltà, sulle problematicità e sui desideri dei giovani, come raggiungerli e come entrare in comunicazione con loro.
Per quanto riguarda il “Corso in Preparazione al Matrimonio cristiano” i coniugi Bolongaro hanno espresso soddisfazione per come è stato organizzato il ciclo di incontri di quest’anno. Anche le coppie di fidanzati si sono espresse positivamente nella verifica finale! Naturalmente sarà necessaria una verifica più ampia (dopo Pasqua) con i sacerdoti organizzatori e le coppie guida!
E’ necessario trovare qualche occasione per “far ritrovare” le coppie tra di loro dopo che si saranno sposate! Almeno una o due volte l’anno! Insomma dare continuità a questi incontri che aiutano le coppie a non sentirsi delle isole e a condividere i loro progetti e a confrontarsi sulle problematicità della vita di coppia e matrimoniale!
Don Marco Barontini