PRATO SESIA: Appello del Sindaco per CENTRO INCONTRO ANZIANI “CARLO POLO” E CASA – FAMIGLIA

PRATO SESIA: Appello del Sindaco per CENTRO INCONTRO ANZIANI “CARLO POLO” E CASA – FAMIGLIA

Il post Corona virus lascia aperti molti problemi: a Prato Sesia, ora che la situazione si è normalizzata, era volontà dell’Amministrazione ridare la gestione ordinaria del Centro Incontro Anziani “Carlo Polo” e Casa-Famiglia, al legittimo Consiglio Direttivo dell’Associazione di volontariato ONLUS “Amici Fondazione Carlo Polo”– costituitasi grazie all’impegno dell’allora Sindaco  Gianni Manuelli e della dottoressa Giovanna Graziano, che ne fu la prima Presidente – continuando tuttavia a fornire supporto e collaborazione nei metodi operativi. Nell’incontro con i membri del Consiglio Direttivo è emerso che il Covid 19 ha colpito la salute di alcune persone e soprattutto sta lasciando un pesante strascico psicologico, che ha portato molti volontari a rinunciare a riprendere la gestione, ed alcuni addirittura a lasciare l’Associazione, tanto che il Consiglio Direttivo si è ridotto al numero minimo di Consiglieri. Il Presidente, Franco Asietti, ha scritto all’Amministrazione una lettera in cui spiega di non essere più in grado di gestire il Centro e manifesta la volontà di sciogliere l’Associazione, demandando all’Amministrazione Comunale l’onere della gestione.

Ne parliamo con il Sindaco, Alberto Boraso: “Questo Centro è un servizio qualificante ed indispensabile per il paese, essendo anche una struttura aggregativa ed ospitando manifestazioni culturali di rilievo, però, come Amministrazione, non possiamo assumerne la gestione diretta. E’ necessario quindi verificare se esistano ancora possibilità per dare continuità alla casa-famiglia, o trovare alternative valide e per questo abbiamo creato un gruppo di lavoro allargato che, oltre alla Giunta, vede la presenza dell’ex Sindaco Luca Manuelli e del Consigliere Silvia Rovario. Mi rivolgo pertanto a tutti i Pratesi chiedendo la loro collaborazione, che può manifestarsi nell’impegno personale, o attraverso donazioni, che permettano di dare un futuro alle persone che frequentano il Centro e sicurezza agli Ospiti”.

Il Centro Incontro Anziani “Carlo Polo”, inaugurato nel 2003 dal Sindaco Gianni Manuelli, ha sede in un luminoso edificio a due piani donato da Carlo Polo, cittadino pratese, che lo vincolò ad un utilizzo sociale a vantaggio della Comunità. Lo stabile fu ristrutturato dal Comune, con anche il contributo della famiglia Polo, per adeguarlo ad ospitare un Centro Anziani ed una Casa-Famiglia, residenza per anziani autosufficienti. Con i fondi della Fondazione Comunità del Novarese, nel 2009 era stato finanziato il Progetto: “Curare e prendersi cura”, che prevedeva l’allestimento di una piccola palestra e si erano tenuti dei corsi di preparazione dei volontari, finanziati dal Centro Servizi per il Volontariato di Novara. Nella Cappella l’indimenticabile sacerdote Professor Don Antonio Guarneri celebrava settimanalmente una Messa molto seguita, sia dagli ospiti, che da esterni: tradizione portata avanti anche dopo la sua scomparsa. Il Sindaco spiega: “La struttura si mantiene con le rette degli Ospiti residenti, donazioni private, proventi derivanti dal cinque per mille, con le quote associative, con i fondi raccolti dai Volontari attraverso varie attività e preparando “pranzi speciali”, aperti anche al pubblico esterno. Il bilancio di questi anni è molto positivo, tanto che il Centro può essere considerato un esempio di ottima collaborazione tra pubblico e privato, che, oltre a garantire uno standard di servizi qualitativamente elevato, non trascura l’importanza del creare un clima disteso e familiare, per dare maggiore tranquillità e serenità agli Ospiti e alle loro famiglie. Attualmente i soci sono più di duecento, dei quali una ventina è impegnato nel volontariato attivo: ogni giorno vengono serviti i pasti e vengono organizzati momenti di socializzazione. Il personale dipendente è costituito da una signora, che ha conseguito la qualifica di OSS, impegnata soprattutto nel turno di notte nella Casa e da un’operatrice che si occupa delle pulizie, serve le colazioni e prepara il pasto serale. In questo periodo di emergenza è stata inserita anche una terza persona per garantire il personale nell’arco delle ventiquattro ore”.

Nel corso del 2019 Franco Asietti è diventato Presidente, sostituendo Olga Albera, che ha assunto il ruolo di Vice Presidente e ci sono state le dimissioni del Segretario. Nei primi mesi del 2020 la pandemia ha sconvolto il mondo e il Consiglio Direttivo del Centro ha quindi manifestato al Comune difficoltà nel gestire una possibile situazione di emergenza, ipotizzando di chiudere la struttura. Come ha agito il Comune? “L’Amministrazione non può abbandonare chi è già di per sé in una condizione di manifesta fragilità: dopo un confronto con i consiglieri, la decisione è stata quella di gestire direttamente il Centro Incontro per evitarne la chiusura. Quando è stata segnalata tra gli Ospiti la presenza di un possibile caso di Covid, è stato chiesto ai volontari di sospendere momentaneamente il loro prezioso servizio. Come Sindaco, con il sostegno dell’Assessore ai Servizi Sociali, Egle Vegetta, mi sono assunto la piena responsabilità, contando anche sul prezioso supporto del Vice Sindaco, Alfredo Alberti, che a Prato Sesia coordina la Protezione Civile. Sono stati mesi difficili, poiché a livello centrale non erano ancora state emanate linee guida e non esistevano possibilità di confronto con situazioni analoghe, ma siamo riusciti a salvaguardare la salute degli Ospiti e a gestire la struttura. L’impegno che l’Amministrazione, ed io personalmente mi assumo, è quello di non tralasciare nessuna possibilità per continuare a mantenere nel nostro Paese una realtà tanto amata ed apprezzata”.

Sarebbe davvero un peccato che questo centro pratese si trovasse costretto a chiudere: gli Ospiti residenti dovrebbero trasferirsi altrove e per persone anziane è davvero un problema cambiare casa ed abitudini, e a Prato si perderebbe un centro di ritrovo e aggregazione, uno spazio che veniva anche utilizzato per incontri musicali e presentazioni aperte anche ad un pubblico esterno, accolto in un ambiente ospitale che offre numerose opportunità di contatti agli Ospiti, che non si sentono isolati dal mondo, ma continuano a partecipare alla vita sociale.

Piera Mazzone

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