L’ANPI DI COSSATO IN VISITA ALLA BIBLIOTECA DI ROVASENDA INTITOLATA AL PROF. ARNALDO COLOMBO

Venerdì 26 maggio una rappresentanza dell’ANPI di Cossato, guidata dal Presidente Riccardo Ferro e dal Presidente Onorario Elio Panozzo, è stata in visita alla Biblioteca di Rovasenda, intitolata al Professor Arnaldo Colombo, inaugurata l’8 dicembre 2016, esattamente un anno dopo la prematura morte di colui che è stato definito: “Il cantore della Baraggia e della risaia”. All’incontro ha partecipato il Vice Sindaco di Rovasenda, Graziella Erbetta, una rappresentante del Gruppo di volontari che ha collaborato al riordino della Biblioteca e ne gestisce le aperture: Rita Avvenengo Ducca Corradino, e alcuni amici e colleghi di Arnaldo Colombo: Oliviero Garella con la moglie Rita e il Professor Peretti di Villa Del Bosco.
Colombo era molto legato all’ANPI e spesso aveva presentato i suoi libri a Cossato, mantenendo un rapporto di amicizia e collaborazione.
Dopo aver tratteggiato la figura di questo studioso schivo e generoso, che si è occupato in modo specifico del suo paese proiettandolo in un universo molto più vasto, che travalicava i confini territoriali e spaziava attraverso i secoli, si è passati a presentarne le numerose opere in molte delle quali sono presenti le vicende resistenziali, studiate e analizzate sotto vari profili. Da: “Guerra nel Brugo, gli anni della resistenza in Baraggia”, pubblicato nel 1976, a un libro innovativo e precursore dei nuovi temi della storiografia resistenziale: “La Resistenza all’ombra di Sant’Eusebio. Clero, partigiani da Vercelli al Mucrone”, edito nel 1981, fino ad arrivare al libro che riallacciò i fili dei Di Rovasenda con la storia recente del Paese: “Thè al castello. Racconto d’un antico feudo nell’ultima guerra” del 2008, sintetizzato nell’ultimo articolo, pubblicato postumo sulla Rivista Biellese: “Un feudo nell’ultima guerra”,
Arnaldo Colombo trova proprio nella Resistenza le fondamenta per la costruzione del nuovo stato democratico e vede nel sacrificio di molte giovani vite un tributo pesante per la conquista della democrazia da non sciupare con il disinteresse e l’oblio. Con le sue capacità di scrittore nel 2013 riesce ad accostare la figura del Bayardo, cavaliere cinquecentesco senza macchia e senza paura, che morì nella Silva Rovaxinda, ai protagonisti della Resistenza, che combatterono nel brugo della Baraggia: “Il Bayardo e il partigiano. Una selva, il brugo “I cavalier, l’arme, gli amori”.
La Biblioteca del Professore, generosamente donata al Comune di Rovasenda dagli eredi, dovrebbe diventare un centro per proseguire gli studi, sviluppando i progetti che Arnaldo aveva lasciato abbozzati, non perdendo mai di vista i veri Valori, quelli per i quali vale la pena di vivere e forse anche di morire.
Piera Mazzone